Fit for 55: Il Parlamento europeo da l'ok alla riforma ETS e al Fondo sociale per il clima
Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva nuovi testi relativi al pacchetto “Fit for 55”, attraverso il quale l’Unione europea punta a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Nello specifico è stata approvata la riforma del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) con 413 voti favorevoli, 167 contrari e 57 astensioni. Tale riforma prevede, entro il 2030, riduzioni delle emissioni nei settori coperti dall'Ets del 62% rispetto ai livelli del 2005 e una graduale eliminazione delle quote gratuite per le imprese (fra il 2026 e il 2034).
Per far ciò è prevista una riduzione una tantum della quantità di quote a livello europeo di 90 Mt di Co2 equivalenti nel 2024 e di 27 Mt nel 2026, combinata con una riduzione annuale delle quote del 4,3% a partire dal 2024-27 e del 4,4% dal 2028-30.
Per i carburanti per trasporto su strada e per gli edifici è stato confermato che verrà creato un nuovo sistema, Ets 2, per determinare il prezzo delle emissioni anche in questi settori dal 2027 o dal 2028.
Il Parlamento ha inoltre adottato, con 521 voti favorevoli, 75 contrari e 43 astensioni, l'accordo con i governi UE sull'istituzione di un Fondo sociale per il clima dell'UE (SCF) nel 2026, ideato al fine di garantire una transizione climatica equa e socialmente inclusiva.
Non appena sarà pienamente operativo le microimprese e gli utenti dei trasporti particolarmente colpiti dalla povertà energetica potranno dunque beneficiare del Fondo, che sarà finanziato dai ricavi della messa all'asta delle quote di ETS II fino a un importo di 65 miliardi di euro, con un ulteriore 25% coperto da risorse nazionali. I testi dovranno ora essere approvati formalmente anche dal Consiglio. Saranno quindi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'UE ed entreranno in vigore 20 giorni dopo.
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