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Codice della Strada: ANITA chiede parità di condizioni
10/09/2012
Codice della Strada: ANITA chiede parità di condizioni

Esistono anomalie nell’applicazione del Codice della Strada in merito alle infrazioni e alle relative sanzioni che pongono le imprese di trasporto italiane in svantaggio rispetto a quelle straniere.

E’ il monito di ANITA che in una lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera ha definito inaccettabile la condizione d’impunibilità di cui godono i conducenti di veicoli con targa estera poichè si traduce in una distorsione di mercato oltre alla mancanza di introiti per lo Stato italiano, se si considera l’elevato numero di veicoli stranieri che circolano sulle nostre strade.

In caso di violazioni al Codice della Strada, infatti, i conducenti di veicoli con targa estera devono corrispondere una cauzione pari al minimo edittale, mentre quelli con targa italiana devono versare un importo pari alla metà del massimo.

Altra anomalia si registra per le infrazioni riscontrate attraverso sistemi di rilevazioni a distanza come tutor e autovelox. In tal caso, non potendosi contestare immediatamente l’infrazione al vettore straniero, la notifica del verbale all’estero deve avvenire entro 360 giorni a pena di decadenza ed il pagamento della sanzione è lasciata alla facoltà del contravventore stesso (non essendo possibile esperire misure coattive all’estero nè agire nei suoi confronti in occasione di controlli successivi in Italia, in quanto non esiste una banca dati con gli esiti delle notifiche eseguite all’estero).

La Direttiva 2011/82/UE relativa allo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale - che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 7 novembre 2013 - dovrebbe assicurare l’effettività della pena per le violazioni commesse all’estero.

Tuttavia, considerando che l’entrata a regime di tale disposizione richiederà ancora diversi anni, secondo ANITA vanno individuate soluzioni che consentano quanto prima di colmare il gap che determina condizioni di minore sicurezza sulle nostre strade, oltre che di svantaggio per gli operatori nazionali

© ANITA - Riproduzione riservata

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