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Comunicato stampa - 80 anni di ANITA: il futuro della mobilita' delle merci passa per un nuovo approccio collaborativo
25/10/2024
Comunicato stampa - 80 anni di ANITA: il futuro della mobilita' delle merci passa per un nuovo approccio collaborativo

Roma, 25 ottobre 2024 – Sviluppare un nuovo approccio collaborativo tra industria, trasporti, logistica e infrastrutture, per agire in discontinuità con il passato e rendere più competitivo il nostro Paese. Queste le linee guida emerse dall’Assemblea “Dentro la storia – Proiettati verso il futuro”, organizzata da ANITA a Villa Miani per celebrare gli 80 anni dell’Associazione, la prima istituita in Italia per rappresentare le imprese italiane dell’autotrasporto merci e della logistica. L’iniziativa ha richiamato a Roma oltre 500 partecipanti tra associati e rappresentanti delle istituzioni.

Numerose le testimonianze rese durante l’Assemblea, dal mondo dell’industria a quello dei trasporti, passando per quello istituzionale. Guardando dentro la storia dell’autotrasporto merci degli ultimi 80 anni sono chiaramente emersi il ruolo strategico del settore, che ha sem-pre contribuito in modo determinante allo sviluppo del Paese, e le nuove sfide e impegnative che ha davanti: dall’ambiente, all’energia, alla digitalizzazione, all’integrazione modale.

Ad aprire l’Assemblea il Presidente ANITA, Riccardo Morelli, che ha ringraziato le imprenditrici e gli imprenditori associati per il forte senso di appartenenza all’Associazione e per l’impegno dimostrati. Ha poi sottolineato come ANITA sia nata in un momento cruciale per l’Italia e che si ritrovi, oggi, a festeggiare gli 80 anni di vita in un momento storico diverso ma altrettanto cruciale, con il ruolo strategico del settore rimasto solido e immutato, chiamato oggi alle nuove sfide che si presentano all’orizzonte e che “Le imprese devono cogliere per ripensare i propri modelli di business così da renderli strumentali a proiettarsi nel futuro in maniera etica e responsabile, aumentando la qualità dei servizi offerti”.

Una rivoluzione che il settore non può affrontare da solo e che pone l’esigenza di individuare a monte obiettivi e strumenti, già con la prossima Legge di Bilancio “Dalla quale ci aspettiamo una maggiore attenzione alle peculiarità e alle reali esigenze del comparto, a partire dalla de-carbonizzazione del trasporto pesante e dunque una dotazione finanziaria decisamente più cospicua nei prossimi tre anni. Non può esserci transizione senza un rinnovo del parco circolante dei veicoli industriali e l’utilizzo di carburanti rinnovabili”. Altro elemento fondamentale richiamato dal Presidente Morelli per ridurre le emissioni del settore è il trasferimento delle merci dalla strada verso modalità a minore impatto ambientale: il trasporto ferroviario e marittimo. Maggiore sostegno, dunque, al marebonus e al ferrobonus, con un impegno partico-lare da dedicare al combinato terrestre, che sta vivendo un momento particolarmente complicato e che deve essere incoraggiato anche nel combinato transalpino.

Successivamente, l’intervento “Si vince o si perde insieme” di Nives Meroi, alpinista fra le più esperte al mondo, ha offerto una prospettiva inedita sulle sfide, quella in cui proprio la collaborazione, insieme al rispetto, la fiducia negli altri e il superamento dei propri limiti con-tribuisce a compiere anche le scalate più ardue. Un tributo all’energia che nasce dall’alleanza e che l’Associazione ha voluto richiamare prima di avviare la tavola rotonda “Realizzare imprese che sembrano impossibili”, alimentata dagli interventi di Davide Bordoni, Amministratore Unico di RAM – Logistica Infrastrutture e Trasporti; Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics; Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti presso la Camera dei Deputati; Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma e del Presidente di ANITA, Riccardo Morelli.

Durante il confronto il Presidente di ANITA ha rimarcato le potenzialità della collaborazione: “Circa un anno fa abbiamo iniziato un lavoro molto importante in seno a Confindustria, dove l’Associazione è nata nel 1944, avviando un dialogo tra industria, trasporti, logistica, infra-strutture e condividendo analisi e proposte comuni per la competitività del Paese. Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare insieme su questo sentiero illuminato”.

A fargli eco Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato di Mercitalia Logistics, che ha sottolineato come: “Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei è fondamentale partire tutti dalla stessa premessa: valore strategico dell’intermodalità a vantaggio di efficienza, economie di scala, sicurezza, sostenibilità. In questo scenario – ha continuato - è fondamentale adottare un approccio di cooperazione fra la modalità di trasporto merci ferroviaria e quella stradale, in un’ottica di piena integrazione, a tutto vantaggio dell’intero settore della logistica che sta vivendo un momento molto complicato. Come Polo Logistica stiamo lavorando con tutti gli attori in campo per costruire un percorso comune in grado di stimolare energie e sinergie che proiettino le imprese ad agire, non più solo come singoli player in competizione, ma in ottica di sistema, generando valore per l’intero settore. Oggi più che mai diventa necessario il supporto delle istituzioni per sviluppare un'unica lingua europea della logistica e mettere il tra-sporto intermodale al centro della transizione ambientale, infrastrutturale e digitale introdu-cendo nel settore nuovi strumenti di incentivazione affinché le aziende scelgano le migliori so-luzioni logistiche in un'ottica di bene comune”.

Forte anche il contributo delle istituzioni, con il Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Salvatore Deidda, che riferendosi al lavoro svolto in Parlamento ha affermato: “In questi due anni siamo riusciti a non solo a correggere gli errori ma abbiamo instaurato un metodo di lavoro che incomincia a dare i suoi frutti, una politica di confronto continua e di condivisione con il mondo delle imprese e delle associazioni. Una Commissione che ascolta, si confronta e poi decide”.

Secondo l’Amministratore Unico di RAM – Logistica Infrastrutture e Trasporti, Davide Bordoni, la digitalizzazione dei processi è un requisito fondamentale per realizzare la collaborazione. In questo senso: “Un’importante accelerazione del progetto Piattaforma Logistica Nazionale si è avuta grazie alla specifica linea progettuale “Digitalizzazione della catena logistica nazionale” del PNRR. Tale investimento – ha sottolineato – include risorse sulla linea LogIn Business che intende assegnare alle imprese più di 150 Milioni di Euro per la loro digitalizzazione mediante un cofinanziamento dei progetti al 40%. Dopo un percorso di condivisione con le stesse asso-ciazioni che hanno fornito un importante contributo, siamo in attesa dell’ok da parte della Commissione UE, si prevede quindi di far uscire i relativi Bandi nel corso dei primi mesi del 2025”.

A conclusione del confronto, Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, ha richiamato l’im-portanza della continuità territoriale: "I valichi alpini sono la naturale prosecuzione delle au-tostrade del mare. Mentre queste vie di passaggio rappresentano il principale accesso all’Eu-ropa centrale e settentrionale, è il mare ad aprire le porte verso i mercati internazionali attraverso i porti italiani. Entrambi sono cruciali per la competitività dell’Italia e per il funziona-mento delle catene di approvvigionamento globali. Su questo aspetto - è più in generale sulla centralità del settore dei trasporti e della logistica - convergono da sempre le rotte di Confitarma e Anita, solide alleate nella casa comune di Confindustria”.

Conclusa la tavola rotonda, le parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno valorizzato l’apporto messo in campo dal Ministero, che ha promosso “Interventi concreti per agevolare gli investimenti e progetti pilota per nuove tecnologie applicate al trasporto pesante, con lo scopo di rendere l’Italia un leader europeo nella produzione e nell’uti-izzo di questo vettore energetico”. Il Ministro ha ricordato anche il piano Investimenti 5.0, del valore di 13 miliardi, per contribuire a vincere anche la sfida della transizione digitale.

A seguire, il Delegato di Confindustria ai Trasporti e alla Logistica, Leopoldo Destro, ha portato il contributo della Confederazione: “Confindustria punta a dare alla logistica un ruolo centrale per la competitività delle sue aziende, perché è fondamentale affrontare le enormi sfide attuali e future con una visione strategica unitaria e con una nuova logica collaborativa, facilitando l'incontro tra domanda e offerta di servizi logistici e di trasporto. L’obiettivo – ha affermato – è creare sinergie che portino a risultati tangibili. Per questo, è necessario uno sviluppo strategico delle infrastrutture e un consolidamento dell’interdipendenza tra logistica e industria. Le sfide sono molteplici. Tra queste, l’utilizzo del Franco Fabbrica che contribuisce a limitare fortemente la crescita della logistica nazionale e a renderne frammentata l’offerta, con costi meno competitivi rispetto ai più importanti operatori internazionali. Su questo, può essere op-portuno promuovere iniziative di collaborazione tra industria e logistica. Poi, la transizione ecologica e quindi la decarbonizzazione dei trasporti. Confindustria ha contrastato con forza l’approccio ideologico portato avanti dall’UE perché – ha spiegato – occorre un approccio gra-duale e con tempistiche adeguate. Inoltre, lo sviluppo dell'intermodalità, tassello importante per la crescita della logistica in un’ottica di maggior sostenibilità. Infine – ha concluso – la permeabilità delle Alpi perché i valichi alpini sono una componente vitale della nostra infra-struttura logistica. L’attraversamento delle Alpi in condizioni di sostenibilità ambientale ed ef-ficienza operativa rappresenta una priorità strategica, non solo nazionale ma europea. Occorre superare la visione ristretta e miope che individua la questione come ‘affare’ esclusivo tra Paesi confinanti, mentre è necessaria una vera e propria politica europea dei valichi”.

Conclusa la tavola rotonda, è stato trasmesso il contributo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha riconosciuto ad ANITA il lavoro che svolge quotidiana-mente per favorire la crescita e l’innovazione dell’autotrasporto e della logistica. “Ringrazio ANITA per il supporto che fin dal primo momento, e non è da tutti, ha dato a me e al Governo per cercare di porre fine all’ingiustizia che si protraeva da anni dei divieti unilaterali imposti dal Governo austriaco per i mezzi pesanti italiani al Brennero. Non è una questione ambientale – ha rincarato la dose il Ministro Salvini - è semplicemente una forma di concorrenza sleale e violazione dei trattati di libera circolazione di uomini e merci”. Il Ministro dei Trasporti ha poi ricordato gli altri tavoli che il Dicastero presidia per migliorare un settore nevralgico come è quello dell’autotrasporto, in sede europea e soprattutto nazionale, dove è allo studio una misura di lungo periodo che vedrà la luce nei prossimi giorni e che aiuterà le imprese nel rinnovo del parco veicolare con lo scopo di rendere davvero più sostenibile il settore, salvaguardandolo cioè dagli oneri previsti da Bruxelles.

Al termine dell’evento si è svolta la consegna del premio “Autista dell’anno”, il riconoscimento ideato da ANITA per gli autisti delle proprie imprese associate, finalizzato a valorizzare la figura dei conducenti di mezzi pesanti agli occhi dell’opinione pubblica. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, Enrico Finocchi, e assegnato a Halyna Ladaniak, dell’azienda Logistica Mediterranea. La prima autista donna a vincere il contest, segno che esiste la possibilità di un superamento delle differenze di genere anche nell’autotrasporto merci.


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