Secondo l'IRU nel 2026 la carenza di autisti di mezzi pesanti potrebbe crescere del 60% rispetto ai livelli del 2021 in assenza di opportune politiche di contrasto
Il nuovo rapporto pubblicato dall’IRU mostra che la carenza di autisti di mezzi pesanti in Europa continua ad allargarsi, alimentata dalla crescita della domanda di trasporto, dall’aumento dell’età media dei conducenti e dal mancato ricambio generazionale.
Le analisi IRU sono sviluppate su un campione di Paesi maggiormente rappresentativi del mercato europeo del trasporto stradale di merci (Francia, Germania, Spagna, Romania, Polonia, Danimarca).
Nel 2021, risultavano 380.000-425.000 i posti vacanti. La domanda di conducenti tra gennaio e settembre 2022 è aumentata del 44% e potrebbe crescere del 60% entro il 2026.
Nonostante gli stipendi degli autisti siano fino a cinque volte superiori ai salari minimi medi, il rapporto evidenzia dati allarmanti sulle difficoltà di accesso alla professione di autista e sulla scarsa attrattività della professione, soprattutto per i giovani e le donne.
Secondo l'IRU, la quota di giovani conducenti di veicoli pesanti è solamente del 6% nei Paesi presi in analisi. Anche le donne rappresentano solo una piccola percentuale di autisti di mezzi pesanti, nonostante i livelli significativi di disoccupazione femminile in alcuni Paesi. La Spagna, ad esempio, ha uno dei tassi di disoccupazione femminile più alti d'Europa (14%), ma una delle quote più basse di conducenti di camion (2%).
I costi elevati della licenza e della formazione costituiscono un ostacolo al recepimento della forza lavoro necessaria. In Francia, infatti, una licenza per autista di veicoli pesanti costa 5.300 euro, più di tre volte il salario minimo mensile medio.
Le difficili condizioni di lavoro, legate ad esempio agli elevati tempi di attesa per l’espletamento dei controlli durante le operazioni di trasporto e alla mancanza di aree di sosta sicure e dotate di adeguati servizi di ristoro per gli autisti, giocano un ruolo nella determinazione della carenza di autisti. Solo il 3% dei parcheggi per camion esistenti nell'UE è certificato come sicuro.
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