ANITA scrive al Ministro Giovannini per chiedere parita' di condizioni tra gli autisti provenienti dall'estero e quelli italiani durante le operazioni di carico/scarico
ANITA ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini per chiedere nuovamente il ripristino della parità di trattamento tra gli autisti nazionali e quelli provenienti dall’estero nei luoghi di carico/scarico delle merci, alla luce del decreto legge n. 1/2022 sugli obblighi vaccinali e la certificazione verde COVID-19.
Pur consapevoli della finalità delle disposizioni adottate dal Governo e dal Parlamento – che ANITA condivide pienamente- di garantire la tutela della salute ei lavoratori e l’efficace operatività delle imprese nel nostro Paese “non possiamo non riscontrare un’oggettiva ed inaccettabile disparità di trattamento, che impatta negativamente anche sulla competitività delle nostre imprese nel panorama europeo”, si legge nella nota, che ricorda la deroga concessa a metà ottobre agli autisti alla guida di veicoli provenienti dall’estero.
Tale discriminazione, infatti, danneggia le imprese italiane in favore di quelle straniere facendo crescere il già grave gap competitivo con queste realtà imprenditoriali alle quali, anche senza un’oggettiva motivazione in essere, viene garantita tale forma di tutela nel nostro territorio, assicurando di fatto un ingiustificato vantaggio competitivo nei confronti delle imprese con sede in Italia.
ANITA chiede dunque di riconsiderare le decisioni assunte con la nota interministeriale del 14 ottobre 2021, permettendo agli autisti, indipendentemente dalla loro nazionalità, l’accesso ai luoghi di carico/scarico senza l’obbligo di esibizione del green pass.
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