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COMUNICATO STAMPA ANITA - SISTRI: dal 1 gennaio 2019 finalmente si volta pagina
13/12/2018
COMUNICATO STAMPA ANITA - SISTRI: dal 1 gennaio 2019 finalmente si volta pagina

Roma, 13 dicembre 2018 – Dopo le anticipazioni delle scorse settimane del Ministro dell’Ambiente Costa sulla fine del SISTRI, finalmente il “Decreto semplificazioni” approvato dal Consiglio dei Ministri del 12 dicembre scorso ha sancito la soppressione del sistema di tracciabilità dei rifiuti che ha avuto un impatto negativo sulle imprese del settore, sia dal punto di vista dei costi che sotto il profilo tecnico che ne ha determinato sin da subito l’insuccesso.

E’ una notizia che attendevamo da tempo – commenta Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA – e dobbiamo dare atto al Governo ed al Ministro dell’Ambiente Costa di aver finalmente mantenuto la parola. In questo modo le imprese non dovranno più versare alcun contributo per il SISTRI ma certamente resta il tema delle somme versate in passato per un sistema che non ha mai funzionato, fin dalla sua istituzione del 2010”.

Dal 1 gennaio 2019 e fino alla definizione ed alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, i soggetti obbligati continueranno ad effettuare gli adempimenti cartacei, compilando registri di carico e scarico e formulari di identificazione, nel rispetto delle procedure previste dal Decreto Legislativo 152/2006, nel testo previgente alle modifiche apportate con il Decreto Legislativo 205/2010.

L’Albo nazionale gestori ambientali ha avviato nei mesi scorsi una serie di consultazioni con le associazioni di categoria, instaurando un diverso metodo di lavoro rispetto al passato – continua Baumgartner - che ANITA ha apprezzato e che ha visto il coinvolgimento degli stakeholder  nel processo di digitalizzazione dei formulari cartacei, per evitare le criticità verificatisi con il SISTRI”.

Il contributo delle imprese del settore è determinante nella formulazione di soluzioni che risultino sostenibili ed applicabili, nella maniera più semplice possibile e con il minor impatto sotto il profilo dei costi di gestione delle procedure” ha concluso il Presidente di ANITA.

ANITA ha sempre creduto nella necessità di un processo di tracciabilità dei rifiuti, ma è stata sempre molto critica sulla soluzione adottata con il sistema SISTRI che è costato circa 200 milioni di costi diretti alle aziende che producono, trasportano e gestiscono rifiuti pericolosi.

Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto dopo di che le imprese potranno veramente tirare un sospiro di sollievo.
 
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