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DDL Bilancio: ANITA in audizione presso le Commissioni riunite di Camera e Senato
02/12/2022
DDL Bilancio: ANITA in audizione presso le Commissioni riunite di Camera e Senato

ANITA ha presentato in serata, di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato, le proposte che considera prioritarie in vista della formazione della Legge di bilancio per il 2023.
 
Durante l’incontro l’Associazione ha ribadito l’importanza del settore dell’autotrasporto merci e della logistica per il sistema produttivo ed economico nazionale, sottolineando la necessità di politiche pubbliche tese a migliorare l’offerta e la capacità logistica del Paese e incrementare la competitività dell’economia italiana nei mercati internazionali.
 
ANITA ha posto l’accento sul difficile contesto nel quale operano le imprese del settore a causa del considerevole aumento dei costi energetici, in particolare dei carburanti, che incidono in maniera evidente sui bilanci delle stesse.
 
L’Associazione ha accolto con favore lo stanziamento di ulteriori risorse pubbliche per compensare gli incrementi di costo del gasolio, sottolineando la necessità di chiarire fin da subito la modalità del contributo, che secondo ANITA dovrebbe essere erogato alle imprese sotto forma di credito d’imposta, al fine di evitare ritardi operativi nella fruizione delle risorse.
 
Per l’Associazione è inoltre prioritario che il Governo adotti un piano di rinnovo del parco circolante in conto terzi, con un robusto stanziamento di 950 milioni di euro per il prossimo quadriennio, al fine di accelerare il tasso di sostituzione del parco circolante e dimezzare il numero di veicoli obsoleti ed inquinanti, riducendo di circa il 50% le emissioni di CO2.
 
Per raggiungere tale ambizioso obiettivo ANITA auspica la formazione di un fondo ad hoc, gestito dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
 
ANITA ha inoltre sottolineato l’esigenza di un forte sostegno pubblico al trasporto intermodale strada-ferro e strada-mare attraverso le misure Ferrobonus e Marebonus , a patto esclusivamente che siano modificati i meccanismi di assegnazione delle risorse, che andrebbero erogate direttamente agli autotrasportatori e non alle società ferroviarie/MTO ed alle società armatrici.