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ANITA riunisce le imprese del trasporto combinato per una consultazione
17/03/2017
ANITA riunisce le imprese del trasporto combinato per una consultazione

Si è riunita ieri, su invito del Presidente Angelo Di Martino, la Sezione trasporti intermodali di ANITA che annovera le più importanti imprese che operano nel campo dei trasporti combinati ferroviari e marittimi, in ambito nazionale ed internazionale.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le principali tematiche del settore ed in particolare i contenuti della consultazione pubblica aperta dalla Commissione UE per la revisione delle norme della direttiva 92/106/CE sui trasporti combinati, che necessitano di una regolamentazione più favorevole a costo zero, nel rispetto del principio del “trasporto sostenibile”.

Tra le questioni di maggiore rilevanza emerse nel corso dell’incontro, gli operatori hanno chiesto che la nuova direttiva ammetta un peso totale a terra di 44 ton, per combinazioni di veicoli 2+3, così come un’altezza di 4,30 metri per le UTI utilizzate nel trasporto combinato (container, cassa mobile, semirimorchio).

Per armonizzare le regole all’interno dei vari Stati membri e rendere più veloci le operazioni di trasporto, la Sezione ritiene imprescindibile che la direttiva preveda espressamente l’esenzione dai calendari dei divieti di circolazione nazionali per i veicoli utilizzati in trasporto combinato, così come avviene già in Italia ed in altri Paesi.

Al fine di uniformare e semplificare la normativa e rendere i controlli più efficaci, è stata proposta l’estensione della tratta stradale iniziale/terminale da 150 a 250 km, sia per il combinato ferroviario che per quello marittimo, superando in tal modo le criticità legate all’individuazione del terminal ferroviario idoneo più vicino al luogo di carico/scarico delle merci.

Considerato infine che il trasporto combinato è competitivo soltanto su lunghe percorrenze, gli operatori intervenuti hanno ritenuto debba essere estesa la fascia minima di 100 km percorsa su ferrovia/mare/via navigabile.

ANITA si è già attivata pertanto anche a livello europeo per sostenere politicamente le proposte emerse dal tavolo tecnico.